CITRULLINA MALATO - L'INTEGRATORE CONTRO LA FATICA
Citrullina Malato è un integratore molto versatile, utile per rigenerare l’ATP, per contrastare la fatica, stimolare l’ossido nitrico e migliorare lo scambio di nutrienti. Citrullina Malato è l’unione tra la Citrullina, aminoacido non essenziale, e l'acido malico, molecola coinvolta nel ciclo di Krebs. La Citrullina Malato svolge apparentemente un ruolo poco importante per ciò che concerne l’anabolismo ma assume invece un ruolo maggiore nell’ambito sportivo e di miglioramento della performance sportiva proprio in relazione alla sua azione contro la fatica.
La Citrullina entra direttamente nella sintesi endogena renale dell'Arginina, che ha molteplici ruoli all’interno del metabolismo, e dell’Ossido Nitrico per poi essere utilizzato a livello circolatorio. Inoltre ha azione di supporto per la detossificazione dall’ammonio, stimolare la sintesi ormonale e la fondamentale capacità anti-astenica; un’eccessiva carenza di Citrullina determina infatti stanchezza estrema, sonno e debolezza muscolare.
Le funzioni della Citrullina Malato
Essendo uno degli integratori anti fatica, contribuisce a:
• aumentare le concentrazioni di ossido nitrico;
• migliorare l'ossigenazione e gli scambi muscolari;
• aumentare la resistenza fisica;
• aumentare i livelli di energia disponibile;
• stimolare la naturale produzione di ormone GH;
• ridurre il lattato;
• ridurre l’ammoniaca di scarto;
• stimolare la naturale sintesi proteica.
Citrullina o Arginina?
I due amminoacidi principalmente coinvolti nella stimolazione di Ossido Nitrico agiscono sia sinergicamente che in modo differente.
• L’Arginina subisce una maggiore aggressione da parte della flora batterica intestinale, quindi la sua biodisponibilità di assorbimento è elevata. Inoltre viene inattivata dalle arginasi epatiche e intestinali che la convertono in ornitina e urea.
• La Citrullina, invece, è un diretto precursore dell'Arginina ma con la peculiarità di essere poco attaccabile dalla flora intestinale, arrivando quindi in quantità maggiore al processo di conversione in Arginina con anche la possibilità di farla immagazzinare nei muscoli come scorta. I due aminoacidi perseguono quindi lo stesso obbiettivo in modo parallelo: l’Arginina è più veloce ma la Citrullina è più stabile e consente un tempo di rilascio di Ossido Nitrico per un periodo più lungo rispetto all’Arginina, che dopo poco (a seconda della situazione di digiuno o pasto) potrebbe avere già esaurito il suo effetto stimolante.
Quando assumere la Citrullina?
La Citrullina ha bisogno di circa 20-40 minuti per poter entrare nel circolo sanguigno, compatibilmente con la presenza di cibo nello stomaco o il digiuno, e alle caratteristiche del soggetto. L’assunzione con carboidrati a basso indice glicemico ne favorisce l’assorbimento, a maggior ragione se il carboidrato è stabile e segue l’andamento di rilascio della Citrullina. La permanenza dell’effetto di assunzione di Citrullina dura per circa 40-60 minuti, sempre proporzionalmente alle caratteristiche della persona. Studi mostrano che dosaggi attivi sembrano essere senza dubbio quelli superiori ai 2,5 g die.
La Citrullina e l'anti-fatica muscolare
Come si evince dalla sensazione di forte stanchezza che deriva da una sua carenza, la Citrullina ha mostrato essere un integratore indicato per prevenire l'affaticamento e la debolezza muscolare, che si traduce nella possibilità di svolgere allenamenti più intensi, migliorare il recupero anche con pause brevi e diminuire la probabilità che si manifestino spasmi muscolari, crampi e altri problemi legati alla fatica.
La Citrullina viene utilizzata come integratore di supporto anche nel trattamento di malattie neurodegenerative come demenza e Alzheimer.
Sinergie con la Citrullina
Viste le sue caratteristiche, questo aminoacido è perfetto per essere utilizzato in combinazione con altre molecole che hanno un effetto stimolante per l’ Ossido Nitrico (come l’AKG), ma anche che ne amplificano l’effetto tampone (β-Alanina). Contemporaneamente è perfetto con molecole pro-energetiche anti fatica come la Creatina.
Gli zuccheri stabili nel tempo e non insulino-dipendenti ne esaltano l’azione.