Glutei: come sono composti e come allenarli al meglio
Glutei: come sono composti e come allenarli al meglio
In questi anni di esasperato edonismo i media ci hanno letteralmente bombardato di immagini di super modelle o di atlete dalle forme, a dir poco, stupefacenti... Addominali “scolpiti” e glutei “ marmorei, sono il must per chi si vuole rispecchiare in questo modello. Decine e decine do ore trascorse a sudare le proverbiali sette camice sulle stra pubblicizzate macchine cardio sottoponendosi a diete a dir poco allucinanti, per potersi riprodurre in questi canoni. Ma siamo del tutto certi che questa sia la giusta strada da percorrere ?
Ancor prima di gettarci a capofitto in un allenamento che garantisca “glutei da copertina” credo sia giusto capire come sono fatti e come funzionano.
I GLUTEI
I Glutei sono formati da tre muscoli ben distinti:
- Il grande gluteo,
- il medio gluteo,
- il piccolo gluteo.
Non di rado il grande gluteo è definito, non a torto, il muscolo più forte del corpo. Da un punto di vista evoluzionistico i glutei si svilupparono appieno quando l’uomo passò alla stazione eretta, ovvero camminano sulle gambe, e da lì il loro sviluppo si è magnificato sino a coordinarli per eseguire azioni complesse come sprintare , eseguire balzi, o eseguire potenti lanci.
Ma poi sono arrivati gli iper-sviluppi tecnologici tipici della nostra moderna società e questi ci hanno inesorabilmente resi sempre più sedentari, con la drammatica conseguenza di divenire irrimediabilmente più grassi, con muscoli meno funzionali e, tra questi, glutei sempre più deboli e sottosviluppati.
Credo sia giusto fare un po’ di chiarezza su come si comportino questi incredibili muscoli: il grande gluteo agisce in effetti su diversi piani di movimento, ad esempio le contrazioni concentriche ne estendono l’anca, la ruotano lateralmente, la abducono e posteriormente inclinano il bacino. Sempre il grande gluteo esercita sia un’azione isometrica che eccentrica nel prevenire o assorbire la flessione dell’anca producendo, anche, una rotazione della stessa ed una inclinazione anteriore del bacino.
Il gluteo medio e piccolo cosa fanno direte voi? Questi due muscoli sono, di fatto, responsabili dell’abduzione dell’anca permettendone, anche, la rotazione sia interna che esterna. Un dato estremamente interessante da conoscere è quello che i muscoli che compongono i glutei possiedono delle su divisioni funzionali, ovvero: le fibre muscolari che li compongono possono operare in maniera indipendente rispetto alle altre fibre dello stesso gruppo muscolare, questo è dovuto in base alle azioni che i glutei devono compiere. Un esempio: le fibre superiori del grande gluteo sono maggiormente stimolate nelle azioni di abduzione dell’anca, mentre le fibre inferiori non sono chiamate in causa durante questo atto.
ESERCIZI MIGLIORI
Si parla tanto di allenamento funzionale e il più delle volte si citano una miriade di muscoli che vengono utilizzati per svolgere questi efficacissimi allenamenti, ma, ahimè, molto spesso si tende a dimenticare il ruolo che rivestono i glutei proprio in tutti i movimenti definiti funzionali.
Dal semplice camminare , a fare le scale o sollevare un oggetto dal suolo, tutti questi all’apparenza, semplici gesti richiedono una azione coordinata della muscolatura che compone la catena cinetica posteriore. Ovvero gli erettori spinali, il grande gluteo e gli ischiocrurali.
Il grande gluteo riveste un ruolo di primissimo piano nella stragrande maggioranza delle attività atletiche. La potenza in larga parte generata proprio dall’attivazione del grande gluteo, ne sono un esempio gli sprints, i salti, i lanci, senza tralasciare che squats pesanti, stacchi da terra e tutti gli esercizi di derivazione strongman come anche i sollevamenti Olimpici trovano nel grande gluteo “ un protagonista insostituibile”.
Possiamo , quindi , definire i Glutei come i muscoli “tutto fare” del nostro corpo e solo allenamenti ben strutturati esalteranno il loro sviluppo e resa. Ora però sorge , come al solito, una domanda: “che fare, quindi, per svilupparli al meglio”? Senza ombra di dubbio iniziare con allenamenti “a carico naturale” potrebbe rivelarsi una ottima strategia, questo per ”imparare” a utilizzarli e a reclutarli in maniera corretta per poi passare ad esercizi sempre più impegnativi caratterizzati da carichi via via maggiori.
C’è un vecchio detto che recita pressappoco così: “la definizione si fa a tavola” e io aggiungerei “ i Glutei si costruiscono con le classiche attività atletiche”. Come di consueto tendo a fare , mi congedo da tutti voi con una frase di un grande atleta che, prima di tanti altri, tracciò la via della preparazione atletica: “Cos’è la sconfitta ? nient’altro che educazione, il primo passo verso qualcosa di meglio “ (B. Lee).