Giant Sets per ottenere risposta ipertrofica
Giant Sets per ottenere risposta ipertrofica
Risposta ipertrofica: come ottenerla?
I nostri obiettivi sono senza ombra di dubbio leciti, permeati di una sana ambizione e principalmente comprendono l’idea di "martellare" i beneamati gruppi muscolari sobillando la magia che si chiama risposta ipertrofica!
Le tecniche per arrivarci sono realmente tante... si va dal sovraccarico progressivo, alle forzate, alle burns sino a giungere ai blocchi isometrici.
Elencarle tutte probabilmente richiederebbe la stesura di un articolo dedicato, e mi sa tanto che in un prossimo futuro lo leggerete!
Cosa sono le Serie Giganti?
Una tra le tante tecniche per ottenere la risposta ipertrofica, e chi mi legge con devozione le conoscerà, sono le Serie Giganti. Essenzialmente una successione di esercizi "back to back". In molti le associano alla definizione, al periodo del tiraggio a tutti i costi.
Niente di più lontano dalla realtà.
La tanto sbandierata definizione altro non è che il frutto della dieta e se anche nelle prime fasi, potete utilizzare un volume di lavoro alto, il mio consiglio è di ridurlo drasticamente quando le calorie cominciano a scarseggiare!
Probabilmente vi domanderete perché questa mia cocciuta predilezione per le Serie Giganti... perché funzionano!
Ora però cerchiamo di capire cosa si cela dietro a questa luciferina tecnica... La caratteristica superba che risiede nei Giant sets è quella di prolungare il tempo tensivo (T.U.T.) delle serie, forzando di conseguenza il muscolo/i a lavorare più a lungo e se la scelta degli esercizi è "pregiata" un elevato numero di unità motorie sarà coinvolto ed esaurito.
Ho scritto sopra… Scelta degli esercizi pregiata, sarò più chiaro: affinché la serie gigante sia maggiormente efficace la scelta degli esercizi dovrà sovraccaricare differenti punti della curva di forza.
Acido lattico e crescita muscolare
L'aumento del lattato nel circolo ematico è stato associato a un incremento del testosterone durante lo svolgersi di esercizi "a tutta forza" ma di breve durata; rileggete attentamente di breve durata!
Il testosterone è prodotto e rilasciato dalle cellule di Leydig nei Testicoli e le sue peculiarità dovrebbero essere note ai più. Le ricerche hanno dimostrato che l'aumento del Testosterone può accrescere indipendentemente dalla presenza dell'LH nel plasma post esercizio. A quanto pare l'aumento del lattato favorisce i livelli intracellulari di cAMP e possono di conseguenza, aumentare la produzione di Testosterone nelle cellule di Leydig.
Il testosterone è considerato un ormone anabolico, giocando un ruolo fondamentale nell'attivare l'mTOR (mammalian target of rapamycin), un regolatore chiave nel dare l'avvio alla sintesi proteica muscolare.
Un fattore che tuttavia non va trascurato è che in acuto, i livelli elevati di testosterone che seguono l'esercizio, non hanno prodotto stimoli sostanziali sull'ipertrofia muscolare.
Gli effetti anabolici del lattato
Dovremmo aver chiaro ora che l'acido lattico non è solo un magnifico bruciore, ma riveste un ruolo di assoluto rilievo, non solo mediando gli adattamenti metabolici specifici, ma svolgendo un compito certamente importante nel promuovere risposte ipertrofiche nel tessuto muscolare scheletrico.
Tuttavia gli esatti meccanismi non sono ancora stati del tutto dipanati in letteratura scientifica.
Un procedimento che può essere invece innescato dal lattato è quello di influenzare la miogenesi nelle cellule muscolari.
Negli adulti la miogenesi coinvolge il procedimento attraverso il quale le cellule muscolari satellite sono attivate, e portate da uno stato di quiescenza ad entrare nel ciclo cellulare. Queste cellule satellite possono fondersi con le miofibrille danneggiate, o possono anche assistere allo sviluppo di nuove miofibrille per rimodellare il tessuto muscolare.
La pompa sodio-potassio
La pompa sodio-potassio è un tipo di trasporto che viene permesso dalle proteine transmembrana, che permettono di fare entrare nelle cellule uno ione e al contempo di farne fuoriuscire un altro.
La pompa che fa sì che avvenga uno scambio di ioni tra la cellula e l'ambiente esterno è una proteina di trasporto. Questa “magica” proteina è caratterizzata da una sorta di depressione volta verso l'interno della cellula dove si colloca il sodio, e una all'esterno dove si aggancia il potassio.
Senza dilungarmi troppo, il compito della pompa è di espellere il sodio in eccesso dalla cellula e far passare non solo il potassio, ma anche il ferro, il calcio e udite udite il glicogeno.
Quindi che fare per avvantaggiarci di questo straordinario dono?
Basterà impiegare una sinergia di integratori collegati alle varie fasi del Workout:
Gli integratori pre, intra e post workout
Pre Workout:
Akg 1250
Nitro 2.0
B.C.A.A zero carbs
Intra Workout:
Nitro 2.0
Amino intra shot
Post Workout:
B.C.A.A. zero carbs
Mas pep liposomiale
Nel post workout azzarderei anche l'aggiunta di Sodio, a patto che la vostra alimentazione non ne sia già ricca.
Non sono mai stato “affascinato” da un solo e unico metodo di allenamento, e se lo fossi sarei furbo solo a metà. Le Serie Giganti, al pari di tanti altri metodi di allenamento, ci possono dare una bella spinta nella rincorsa dell’ipertrofia. Basta semplicemente ciclizzarle all'interno del macrociclo, alternandole a fasi caratterizzate da bassi volumi e ridotte frequenze allenanti.
Un consiglio: non credete mai a quelli che hanno la" verità ipertrofica in tasca".
Se così fosse probabilmente non la condividerebbero così generosamente con voi!
Guardate tutti i canali che volete e poi ponetevi delle domande, ragionateci un po' su, seguite il vostro istinto e poi provate!
“Puoi omettere qualsiasi cosa se se sai che la stai omettendo, e la parte omessa rafforzerà la storia e farà sentire alla gente qualcosa in più di quello che capisce.”
Ernest Hemingway
E ora... Scatenate l'inferno!
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